lomarchetti@ - «All’Isola d’Elba l’imposta di
sbarco è assegnata con il criterio di un’imposta di soggiorno, infatti, il gettito del
tributo è assegnato a ogni singolo comune quantificando il 70% sul
numero dei turisti ospitati nelle strutture ricettive “ufficiali” (il 60% fra
quelli alloggiati negli alberghi e il 40% in strutture extra alberghiere) e
soltanto il restante 30% in base alla popolazione residente. Si è perciò al
limite della normativa poiché, mentre l’imposta di soggiorno è a carico
solamente di quanti albergano nelle strutture ricettive, l'imposta di sbarco è
versata da tutti coloro che acquistano il biglietto della nave di linea a
servizio di un’isola minore.
Insomma, ogni persona non
residente, anche se ospitata in case private, versa alla Gestione associata per
il turismo un euro, che da quest’anno salirà 1,50 euro. Per di più le
ripartizioni penalizzano i comuni di Portoferraio e Rio Marina i cui territori
sono maggiormente castigati dai traffici marittimi dove, l’andirivieni delle
automobili, comporta forti spese per il mantenimento, il controllo e la
vigilanza della viabilità, nonché dell’arredo urbano». Lorenzo (M)