ilVicinato@ -
- «Lunghi
capelli cadon sulla spalla fluenti e come seta lievi al tatto. Un poco li
accarezza, li accavalla, siede allo specchio, poi con far distratto il pettine
v'affonda e quindi sale a cotonar le ciocche, come d'uso in lievi tocchi, senza
farsi male,sì come rena sfugge al pugno chiuso. Ammirasi, leggiadra, la
fanciulla cogli occhi color cielo in guance rosa. A lei, per esser bella
occorre nulla e piega il capo, in ammiccar radiosa. Bella tu sei! Le disse
allor lo specchio, delizia di sembianti è il tuo apparire,ricorda sol che io
non fui mai vecchio pur tua bellezza, ahimè, dovrà svanire. Ma prego vinca in
cielo un bel destino,s'accosti alla virtù, la tua beltà. Per sempre sia felice
il tuo cammino, t'allieti buona sorte in ogni età!».