6 giugno 2016

ELBA, TROPPO SILENZIO SULL’INVASIONE DELLA LIMANTRIA: “A memoria d’uomo non erano mai stati raggiunti questi livelli di devastazione dei nostri boschi. Oramai la situazione pare fuori controllo”

ilVicinato@ - «Nelle aree boschive dell’Isola d’Elba c’è una situazione di devastazione, soprattutto per le piante di leccio e di sughera. È un situazione oramai degenerata che mai, a memoria d’uomo, aveva raggiunto questi livelli. Responsabile è il bombice dispari o limantria (Lymantria dispar), un bruco polifago sia delle piante fruttifere sia di quelle ornamentali e forestali che si diffonde in maniera esponenziale. La limantria supera l'inverno allo stadio di uovo protetto dalla bambagia di peli, sulla scorza dei tronchi o in altri organi legnosi delle piante. In primavera le uova schiudono e le larve iniziano la loro attività, generalmente dall'inizio di aprile, a seconda degli ambienti climatici. Le giovani larve rodono le foglie in modo completo e si lasciano trasportare dal vento, da pianta a pianta, propagando l'infestazione. Queste larve maturano in piena estate, a fine giugno-luglio, con picchi di sfarfallamento, degli adulti, nella seconda decade di luglio. La limantria compie una generazione all'anno. La lotta chimica viene effettuata solo in presenza di forti infestazioni. La lotta microbiologica può essere effettuata con il bacillus thuringiensis. Il controllo della limantria negli ambienti naturali e boschivi è effettuato tramite un coleottero carabide, attivo predatore delle larve, o il dittero larvevoride, parassita delle larve. Lo scorso mese di maggio il personale dell'Unione di comuni montani colline metallifere ha iniziato un trattamento fitosanitario a terra nelle aree forestali contigue alle zone urbanizzate per contrastare l'infestazione di limantria, ma oramai la situazione pare fuori controllo».