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Fonte
Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «La Riforma, che abbiamo festeggiato qualche settimana fa, nasce dalla
necessità di riportare la Parola al centro della riflessione e della vita della
chiesa. Ma cosa significa per noi, oggi, che la chiesa è fondata “sulla
Parola”? Che cos'è, in fin dei conti, questa “Parola” di cui tanto si parla? La
Parola di Dio è anche, sempre, parola umana. Sovente quest'affermazione viene
interpretata come una vera e propria eresia; invece di scandalizzarsi,
tuttavia, sarebbe opportuno riflettere: dire che la Parola di Dio è sempre,
anche, parola umana, non significa affermare che Dio non parli. Significa,
soltanto, che Dio non parla se non per bocca delle donne e degli uomini, per il
semplice fatto che, se così non fosse, non potremmo capire ciò che intende
dirci. Il Dio che parla alle donne ed agli uomini è un Dio da ricercare
continuamente, “in movimento”, un Dio del cammino che esorta al cammino. Per
questo è un Dio della Parola e non dell'immagine: al contrario, è un Dio che si
sottrae ad ogni tentativo di farcene un immagine. Dio si può sperimentare ma
non vedere, ma non fissare. Ecco perché Dio ci parla, ecco perché l’ascolto
della Parola è pratica di gruppo e non individuale, pratica costante e continua».
Alcuni
stralci di una riflessione di Michel Charbonnier, Pastore evangelico