22 novembre 2016

LA VERITÀ SULL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE: “L’immunità garantisce che un parlamentare non sia perseguito o ricattato per le sue idee e attività politiche. L'arresto di un parlamentare è stato autorizzato due volte ogni tre in cui è stato richiesto”

ilVicinato@ - L’articolo 68 della Costituzione, rimane immutato anche dopo la riforma: «I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni (…)». Pare un principio più che giusto. Inoltre, la stessa normativa, afferma come sia necessaria l’autorizzazione da parte della Camera di appartenenza perché l’autorità inquirente possa applicare a un parlamentare un provvedimento di restrizione della libertà personale: perquisizioni, intercettazioni delle comunicazione o arresto. Non c’è invece bisogno di alcuna autorizzazione nei casi in cui di flagranza di reato e per una sentenza irrevocabile di condanna. Finora, l’arresto cautelare di un parlamentare, è stato autorizzato due volte ogni tre in cui è stato richiesto. Insomma, l'immunità è un presidio della libertà di esercizio delle funzioni parlamentari e non solo, tant'è che è prevista anche per i giudici costituzionali e per i nostri ambasciatori quando si trovano all'estero, a prescindere dall'eleggibilità o meno.