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- Fonte notizia Marcello Camici - Il governo della Toscana (1859-1860) è seriamente preoccupato
affinché le sue decisioni siano portati all'attenzione di tutti anche nei
luoghi più remoti. Il governo toscano perciò coinvolge i parroci per informare
la popolazione sugli atti governativi, anche se non sempre ciò accade. È quanto
si apprende dal carteggio, tra il Governatore di Livorno, Annibale Bigazzi, che
così scrive il 30 Maggio 1859 al Governatore dell'Elba: «Il Governo sarà sempre riconoscente a quei Parrochi (preti, ndr)
che vorranno illuminare i loro Popolani facendo note e spiegando le
disposizioni governative nell'interesse della quiete e della concordia pubblica
(…) acciò la malizia dei fautori di parte non abbia modo di speculare
sull'ignoranza delle popolazioni lontane dai centri e però dalla vera
cognizione dei fatti e degli intendimenti Governativi».