15 novembre 2016

REFERENDUM, PERCHÉ VOTARE SÌ SENZA ESSERE RENZIANI. Altri modi, molto meno autolesionisti, per mandare a casa Renzi: “Un programma politico alternativo e un candidato sufficientemente credibile per realizzarlo” –

nonrenzianiperilsi@ - «Se quello del 4 dicembre fosse un referendum sul governo Renzi, difficilmente voteremmo un Sì. Quello del 4 dicembre però non è un referendum su Renzi, ma su una revisione costituzionale tanto attesa e necessaria. Può piacere o meno, ma la riforma costituzionale, oggetto di referendum, altro non è che la soluzione praticabile, forse l’unica possibile! Un testo che è stato discusso dalle due camere per 731 giorni. Nel giorno del voto finale, il 21 gennaio 2016, hanno votato a favore il 61,43% dei parlamentari, un risultato rilevante per una riforma che cambia 47 articoli della Costituzione. Potremmo chiederci come mai buona parte delle forze politiche italiane abbia cambiato idea e faccia campagna affinché la Riforma Costituzionale che ha votato in Parlamento sia bocciata dagli italiani… problemi loro! La questione cruciale è quella che riguarda il rapporto tra Stato e Regioni. Quello che nel 2001, dopo la riforma del Titolo V della costituzione, è stato uno dei fiaschi più clamorosi della Repubblica Italiana che ha dato vita ad un regionalismo sprecone, senza alcun senso d'essere. Ora dobbiamo recuperare. È un buon passo avanti, sufficiente per auspicare che la riforma passi». Comitato Nonrenziani per il Sì