pd.rioma@ - «Siamo stati favorevoli alla nascita del Comune unico dell’Isola d’Elba, perciò
non possiamo essere pregiudizialmente contro la fusione dei Comuni di Rio
Marina e di Rio nell’Elba, quindi vogliamo contribuire all’impostazione del
percorso da seguire da qui al referendum popolare. È evidente come tale cammino
rischi di assumere connotazioni ideologiche di tipo identitario, creando
un'opinione secondo la quale la dimensione del nuovo comune aggrava i problemi
delle singole comunità anziché risolverli, oppure assuma contorni di rivincite
partitiche. I sindaci dei due comuni, prima di ufficializzare la proposta di
fusione, avrebbero dovuto informare i cittadini sulle difficoltà economiche e
organizzative che incontrano i piccoli comuni nella loro vita quotidiana,
compreso il mancato funzionamento delle gestioni associate che per un comune di
oltre tremila abitanti, non saranno più obbligatorie. Galli e De Santi
avrebbero dovuto informare i cittadini su come i problemi dei due piccoli
comuni sono dovuti anche ad un apparato tecnico-amministrativo che si sta
sempre più assottigliando a causa dei pensionamenti del personale dipendente
che può essere reintegrate solo parzialmente. Sarebbe stato importante,
inoltre, rassicurare le persone come con la fusione dei due comuni si possono
mantenere nei territori delle comunità di origine le identità culturali e
storiche, il nome, gonfalone e stemma del vecchio comune, nonché organi
elettivi e servizi di base attraverso la nascita dei municipi. A nostro parere
sono comunque innegabili i benefici economici e finanziari che dallo stato e
dalla regione giungeranno al nuovo Comune. Detto questo, precisiamo come nel
processo che porterà al referendum popolare, manterremo la nostra autonomia sia
propositiva sia di giudizio politico, senza mescolarci con i comitati che
nasceranno». Circolo
Pd Rio Marina e Cavo