ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi
- «Che cos’è che ci attira?
Da che cosa siamo attirati? Da tutto ciò che è bello, carino, simpatico, forte,
interessante, straordinario. La nostra vita va avanti per attrazioni. Attirato
da una ragazza l’hai sposata. Attirato da un’attività ne hai fatto un mestiere.
Attirato dalla prospettiva di una vita migliore sei emigrato (…) Oggi è quasi
una mania: tutto dev’essere attraente. Tutto si deve trasformare in
un’attrazione. La nostra chiesa riformata è senz’altro la chiesa che più di
tutte le altre ha cercato di resistere al dover essere attraente. La Riforma ha
tolto tutto alla chiesa e ha lasciato soltanto la Bibbia (Karl Barth). Non ci
resta che l’attrazione di Cristo. Ma questa intende: innalzato alla croce.
L’attrazione di Cristo nasce da tutto ciò che attraente non è. Fossimo attirati
da Gesù… come sarebbe? E come saremmo noi? Liberi dal dover essere attraenti.
Affrancati dal dover essere una attrazione. Non siamo più sottoposti alla forza
della vanità. Alla forza della gravità. Alla nostra natura. A ciò che ci lega
alla terra. Ci rende schiavi della terra. Ci condanna alla terra. Esiste
un’altra forza. Che solleva. Sostiene. Supporta. Sopporta. Contro natura. Lo
Spirito Santo. Questo Spirito sia con te quando non ti attira più niente.
Quando ti convinci che non hai più nulla che in qualche modo possa attirare
l’attenzione di qualcuno. Quando la tua natura ti condanna. Questo Spirito sia
con te». Alcuni stralci di una riflessione
di Winfrid Pfannkuche, Pastore evangelico