ilVicinato@ - Fonte notizia quinewsmaremma.it -
«Un commercialista di Follonica, nato a Portoferraio nel 1960, e un imprenditore
di Scarlino, originario di Catania, sono accusati di
estorsione aggravata con l'utilizzo del metodo mafioso e poi di furto, lesioni
personali e danneggiamento a seguito di un incendio. I due sono stati arrestati
dai carabinieri in collaborazione con la Guardia di finanza al termine di una
lunga inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia fiorentina e
iniziata nel 2014. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due, insieme ad
altri individui, hanno per molto tempo messo in atto minacce, intimidazioni,
soprusi e atti di violenza nei confronti di un altro imprenditore al quale il
catanese aveva affittato alcuni capannoni. L'obiettivo era rientrare in
possesso degli immobili e tagliare fuori la vittima dalle imprese che aveva
avviato, costringendolo a lasciare la Maremma. Nell'inchiesta è coinvolto anche
un cancelliere del tribunale di Grosseto, accusato di corruzione per aver
fornito notizie riservate al commercialista».