5 novembre 2017

L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860): “A ciascuno il suo, libera chiesa in libero stato”

ilVicinato@ - Marcello Camici... Dopo le disposizioni alle autorità pubbliche dell'11 settembre 1859 relative al modo di comportarsi verso la religione cattolica, il 16 settembre 1859 arriva una circolare al governatore dell'Elba da quello di Livorno dove si danno ulteriori indicazioni su come procedere e comportarsi da parte dell'autorità municipale nei confronti del clero: «(…) Il Governo non ha nulla di che opporre quando le popolazioni obbedienti al sentimento religioso vogliono riferire a Dio i felici successi della Patria ma in queste occasioni conviene che le Autorità Municipali o qualunque altro privato promotore prendano col Clero i necessari concerti nelle pareti del Santuario come negli atti del suo Ministero Spirituale al Clero non può imporsi legge da nessuno, ed anche il Governo si guarderebbe dal prescrivere riti e cerimonie. Chiunque entri in Chiesa è necessario che si uniformi alle discipline del Culto esteriore; e quando si vuole che il Clero non s'intruda (s’intrufoli, ndr) in cose che non gli spettano bisogna lasciargli intatte le sue legittime competenze. Questi principi direttivi vengono espressi alla S.V. Ill.ma perché da Lei discendano ad informare l'azione delle Autorità politiche subalterne (…)».