ilVicinato@ - Marcello
Camici... Dopo le disposizioni alle autorità pubbliche dell'11 settembre 1859
relative al modo di comportarsi verso la religione cattolica, il 16 settembre
1859 arriva una circolare al governatore dell'Elba da quello di Livorno dove si
danno ulteriori indicazioni su come procedere e comportarsi da parte
dell'autorità municipale nei confronti del clero: «(…) Il Governo non ha nulla
di che opporre quando le popolazioni obbedienti al sentimento religioso
vogliono riferire a Dio i felici successi della Patria ma in queste occasioni
conviene che le Autorità Municipali o qualunque altro privato promotore
prendano col Clero i necessari concerti nelle pareti del Santuario come negli
atti del suo Ministero Spirituale al Clero non può imporsi legge da nessuno, ed
anche il Governo si guarderebbe dal prescrivere riti e cerimonie. Chiunque
entri in Chiesa è necessario che si uniformi alle discipline del Culto
esteriore; e quando si vuole che il Clero non s'intruda (s’intrufoli, ndr) in cose
che non gli spettano bisogna lasciargli intatte le sue legittime competenze. Questi
principi direttivi vengono espressi alla S.V. Ill.ma perché da Lei discendano
ad informare l'azione delle Autorità politiche subalterne (…)».