24 dicembre 2017

IL VANGELO CI PARLA. GIUSEPPE, I DUBBI DI UN UOMO GIUSTO: “Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe Figlio di Davide non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù… Matteo 1,20-21”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «In questo episodio dell’Annunciazione a Giuseppe, tanto patinato dalla tradizione natalizia, come una pala d'altare, appare questa breccia di incertezza nei dubbi di Giuseppe. Certo, questo racconto non è la ricostruzione psicologica di una crisi di coppia per una maternità perlomeno inattesa, bensì una meditazione sull'origine paradossale di Cristo. Figlio di Maria, conosciuto come figlio di Giuseppe, proclamato figlio di Davide secondo la genealogia, e nello stesso tempo figlio di Dio, concepito dallo Spirito, …si può capire la perplessità di Giuseppe. Uomo “giusto” (Matteo 1,19), Giuseppe non è fanatico, si preoccupa delle conseguenze per Maria della scelta giusta, cioè del ripudio. Giuseppe non vuole esporre Maria all’infamia. Cerca una soluzione più equilibrata: lasciarla “di nascosto” (…) Ma l'annuncio dell’angelo invita a fare due cose: accogliere e nominare. Accogliere il richiamo dell'origine, del Soffio creatore che sorprende e interrompe le linearità, anche delle genealogie. Nominare, dare un nome e iscriversi così, con Giuseppe, nelle genealogie, nelle eredità e le tradizioni, dando senso e direzione alle nostre filiazioni; osare generare nella storia dei nomi che ci precedono e ci accompagnano. C'è Natale per gli angosciati del “fare la cosa giusta”, che ci autorizza a generare relazioni rinnovate, progetti e vite chiamate per nome». Alcuni stralci di una riflessione di Yann Redalié, Pastore evangelico