9 gennaio 2018

LA BIRRA DELL’ELBA, LA STORIA DI UN’AZIENDA CHE PRODUCE 250 MILA BOTTIGLIE DI BIRRA L’ANNO

ilVicinato@ - Fonte notizia iltirreno.gelocal.it - «Esiste una birra tipica dell’Elba. Il merito è di Valerio Tamagni e Marina Zuffi, marito e moglie, riesi, che lavorano assieme al collega e socio Stefano Sternini e altri due dipendenti, a Portoferraio, nel loro stabilimento posto alla fine di via Manganaro. A Rio, Valerio ha un terreno dove coltiva luppolo elbano, per cui tra non molto gli aromi alle sue birre avranno il sapore del tutto isolano. Racconta Tamagni: «Fin fin da ragazzo avevo la passione per la birra, il suo gusto mi ha sempre conquistato, e addirittura la producevo in casa mia. Nel 2007, insieme a mia cognata Laura, abbiamo deciso di aprire il Brew Pub nella zona del mercato di Rio Marina, e quindi iniziai a produrre la birra. In un anno ne feci 4.000 litri, circa 2.000 bottiglie e il resto alla spina. Capii subito che la cosa piaceva. Alla base del successo c’era il fatto che io ricercavo, e ricerco ancora, la massima qualità dei singoli prodotti che compongono la bevanda, quindi il malto d’orzo o di frumento o di mais e lo stesso luppolo, materie prime eccellenti per garantire il massimo, E oltre i nostri clienti, anche i ristoranti dell’Isola volevano il prodotto fatto di tre tipi di birra. L’anno dopo la richiesta cresceva, lasciai il Pub e misi su una laboratorio a Rio nell’Elba, vicino alla piazza. Producevamo 2.500 litri al mese. Furono continue ricerche, sperimentazioni, corsi di aggiornamento, finché nel 2015 ho deciso di trasferirmi a Portoferraio, avendo bisogno di spazio maggiore per i macchinari. Abbiamo otto fermentatori e una capacità produttiva di circa 10.000 litri al mese, facciamo 3.000 litri in due giorni: nel 2007 lo facevo in un anno».