ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Amo
le "bergerie" (ovili, ndr), quando vado in montagna. So che lì c'è un
riparo, un luogo protetto. Non solo per le pecore gregge, ma anche per me e per
chi cammina accanto a me, per tutti (…)I lupi ci sono, sono tanti, e godono di
ottima salute. Di fronte a queste minacce, qualcuno può essere tentato di
cercare un ovile bello chiuso, sicuro. Anche le istituzioni religiose, spesse
volte settarie, in ogni generazione, si sono proposte come "bergerie"
sicure (…) La "bergeria" dove Gesù è il Buon Pastore, invece, è
aperta. Ti offre rifugio, ma per un tempo soltanto, poi la porta si apre sempre
verso l'esterno. Esci, ti dice il Buon Pastore, vai, senza paura. È fuori, nel
mondo, che potrai sperimentare la promessa del Buon Pastore: quella di una vita
piena, anzi sovrabbondante. Senza paura, perché c'è Chi veglia su di te. Vivere
di questa consapevolezza, della grazia sovrabbondante, basta a dare senso alla
tua vita». Alcuni stralci di una riflessione di Gianni
Genre,
Pastore evangelico