ilVicinato@ - «Abbiamo ricevuto da alcuni clienti
di nostre strutture associate delle lettere di protesta in merito alla
disorganizzazione in cui si sono imbattuti al Porto di Piombino (…) dovevano
essere installati cartelli di accoglienza con gli orari dei traghetti, le
sbarre per l'Elba dovevano essere sempre aperte salvo in casi di emergenza, ma
non tutto ci risulta essere stato (…) Gli esiti di queste iniziative sono
vanificati dalle decisioni ultimamente adottate che hanno determinato la
sostituzione del presidente della Port Authority con un commissario in pensione
proveniente dalle Capitanerie di Porto, il quale ha azzerato tutto quanto
avevamo cercato di costruire per l'accoglienza. Nessun dialogo, nessuna
conoscenza dei problemi e dei territori e riconoscenza di chi lavora col
turismo (…) Non abbiamo avuto ancora il piacere di un confronto con il
Commissario, che riteniamo non essere probabilmente la professionalità più
adeguata al ruolo conferitogli, con poteri forse limitati, sta contribuendo in negativo al turismo in
generale e a peggiorare la situazione di accesso da e per il Porto di Piombino,
unica porta per l'Elba (…)». Massimo De Ferrari, presidente dell’Associazione
Albegatori Elbani