ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «(…)
L'amore per il prossimo è impegnativo, richiede tempo, crea molti fastidi. È
più facile fare solo le cose che ci piacciono e circondarci di persone
simpatiche, che non chiedono troppo. Ma appena il rapporto s’incrina, appena la
persona che appare felice lo diventa meno, a causa di qualche circostanza
avversa, appena l'amico o amica si rivela come concorrente, l'istinto ci spinge
ad allontanarla, a evitarla. L'amore giunge a contrastare questo istinto;
l'amore è sempre scomodo, nel senso che ci scomoda, ci strappa dalla falsa
beatitudine in cui ci siamo accomodati. C'è un amore per Dio che ci fa sentire
intelligenti, che ci abbaglia con visioni alte, con pensieri superiori; gli
altri allora appaiono inferiori, per loro c'è solo indifferenza o disprezzo.
Dio non ama questo modo di amarlo e ci scomoda con l'amore per il fratello e la
sorella. Lo fa con la forza del suo amore, che fa nascere in noi l'autentico
amore: quell'interesse delicato, rispettoso e insieme partecipe che ci permette
di essere vicini senza diventare invasivi». Alcuni stralci di una riflessione di Bruno
Rostagno, Pastore evangelico