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Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «Il 27 gennaio si
celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria. Mi è tornato alla memoria un
ricordo di tanti anni fa. Un pastore raccontò un giorno un episodio del tempo
della Shoà: una scolaresca di ebrei fu condotta alla morte insieme al suo
maestro, e questi accompagnò i ragazzi facendo loro cantare il versetto:
"quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato...". Questo episodio
mi è sempre rimasto in mente. Sono parole molto forti, come forte e dura era la
situazione del tempo (…) Il patto con
Abramo è e rimane il fondamento della benedizione di Dio per il popolo di
Israele e per "tutte le famiglie della terra". È con molta
preoccupazione che io vedo risorgere attorno a noi espressioni di razzismo e di
antisemitismo. Molti opinionisti si affrettano a rassicurare che si tratta di
casi isolati e che in Italia il problema non esiste. Lo spero, anche se non
sono affatto ottimista anche perché questo ottuso odio per gli ebrei significa
allo stesso tempo il rifiuto della grazia di Dio. Dunque dobbiamo accentuare il
nostro impegno di fare memoria perché una cultura di rispetto e di apertura
vinca contro ogni tentazione di ritorno ad un buio passato». Alcuni stralci di una riflessione di Paolo Ribet, Pastore evangelico