ilVicinato@ - Fonte notizia Nunzio
Marotti - Da ieri, domenica 8 marzo, si registrano proteste e rivolte in
alcune carceri italiane, dovute soprattutto alla limitazione dei colloqui con
familiari e amici per evitare il contagio. Del resto, in molti casi le carceri
sono sovraffollate e i reclusi temono il contagio. Ha detto a Toscana Oggi il direttore
della Casa di reclusione di Porto Azzurro: «La situazione nel carcere elbano è
sotto controllo. A Porto Azzurro abbiamo avviato da circa tre anni i colloqui
via skype. Una scelta, fra le prime in Italia, che oggi mostra la lungimiranza
di quanti hanno dato vita a questa modalità di comunicazione. Abbiamo
sensibilizzato i reclusi, parlando non di divieto dei colloqui in presenza ma
cercando di dissuaderli perché in questo momento è conveniente per tutti: per
loro stessi, per i familiari e per il personale. Devo dire che abbiamo avuto un
buon riscontro».