26 luglio 2020

IL VANGELO CI PARLA: “Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni ... avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò la veste, perché diceva: Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva… Marco 5,25-28”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «È la storia di un miracolo, quella della guarigione della donna “che aveva perdite di sangue da dodici anni”, ma può anche essere vista come la storia di un miracolo “rubato” a Gesù senza che lui se ne sia reso conto (…) Ma Gesù sente che è avvenuto qualcosa e così chiede: “Chi mi ha toccato le vesti?”. E poi si volge indietro: cerca la ladra che gli ha rubato una guarigione. E a quel punto la donna, presa da un nuovo tipo di vergogna, la “vergogna del furto” che ha commesso, si getta ai suoi piedi e gli confessa “tutta la verità”. Ma il suo è stato un furto benedetto, e Gesù glielo dice sorridendo: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal tuo male”.Quante sono le nostre malattie, le nostre impurità e le nostre vergogne per le quali non osiamo chiedere il rimedio a nessuno, neanche al Signore. Impariamo da questa donna che s’è accostata furtiva alle spalle di Gesù, a rubare da lui quel che ci serve. Gesù sarà felice di subire un furto anche da noi, se il nostro furto nasce dalla fede in lui». Alcuni stralci di una riflessione di Ruggero Marchetti, Pastore evangelico