ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese
metodiste e valdesi - «È la storia di un miracolo, quella della guarigione
della donna “che aveva perdite di sangue da dodici anni”, ma può anche essere
vista come la storia di un miracolo “rubato” a Gesù senza che lui se ne sia
reso conto (…) Ma Gesù sente che è avvenuto qualcosa e così chiede: “Chi mi ha
toccato le vesti?”. E poi si volge indietro: cerca la ladra che gli ha rubato
una guarigione. E a quel punto la donna, presa da un nuovo tipo di vergogna, la
“vergogna del furto” che ha commesso, si getta ai suoi piedi e gli confessa
“tutta la verità”. Ma il suo è stato un furto benedetto, e Gesù glielo dice
sorridendo: “Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal
tuo male”.Quante sono le nostre malattie, le nostre impurità e le nostre
vergogne per le quali non osiamo chiedere il rimedio a nessuno, neanche al
Signore. Impariamo da questa donna che s’è accostata furtiva alle spalle di
Gesù, a rubare da lui quel che ci serve. Gesù sarà felice di subire un furto
anche da noi, se il nostro furto nasce dalla fede in lui». Alcuni stralci di una riflessione di Ruggero Marchetti, Pastore
evangelico