ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «(…) Pur credendo
nel fatto che Gesù abbia compiuto miracoli straordinari, voglio leggere stavolta questa storia come un invito
alla condivisione del poco che abbiamo. Chissà, forse molti tra la folla che
era venuta ad ascoltare Gesù avevano portato con sé qualcosa da mangiare, ma lo
tenevano ben nascosto; non lo tiravano fuori per paura che non bastasse, che
non ve ne fosse a sufficienza. Come posso tirar fuori il mio pane e mettermi a
mangiare sotto gli occhi del mio vicino che magari non ha portato nulla? Gesù
allora dà il buon esempio. Dopo aver pregato compie un gesto pedagogico, un atto
di coraggio. Mette a disposizione dei tanti il poco che c’è, ed è così che il
miracolo si compie, il miracolo della condivisione; un miracolo possibile e
necessario in tempo di crisi. Quel gesto di Gesù tocca le coscienze dei
presenti (…) Non credo che leggere oggi il racconto della moltiplicazione dei
pani e dei pesci in questa chiave tolga qualcosa al messaggio del Vangelo. Non
penso che letta così questa storia smetta di essere il resoconto di un
miracolo. In tempi di crisi economica, tempi nei quali tutti, discepoli
inclusi, sono tentati di pensare soltanto a se stessi, quello della
condivisione rimane comunque un vero e proprio miracolo. Ma si tratta di un
miracolo diverso, un miracolo per il quale il Signore ci chiede di fare la
nostra parte; di mettere sotto la sua benedizione e al servizio del prossimo il
poco che abbiamo e il poco che siamo». Alcuni stralci di una riflessione di Sergio Manna,
Pastore evangelico