2 agosto 2020

IL VANGELO CI PARLA: “Gesù, dopo aver ordinato alla folla di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla… Matteo 14,19”

ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «(…) Pur credendo nel fatto che Gesù abbia compiuto miracoli straordinari, voglio  leggere stavolta questa storia come un invito alla condivisione del poco che abbiamo. Chissà, forse molti tra la folla che era venuta ad ascoltare Gesù avevano portato con sé qualcosa da mangiare, ma lo tenevano ben nascosto; non lo tiravano fuori per paura che non bastasse, che non ve ne fosse a sufficienza. Come posso tirar fuori il mio pane e mettermi a mangiare sotto gli occhi del mio vicino che magari non ha portato nulla? Gesù allora dà il buon esempio. Dopo aver pregato compie un gesto pedagogico, un atto di coraggio. Mette a disposizione dei tanti il poco che c’è, ed è così che il miracolo si compie, il miracolo della condivisione; un miracolo possibile e necessario in tempo di crisi. Quel gesto di Gesù tocca le coscienze dei presenti (…) Non credo che leggere oggi il racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci in questa chiave tolga qualcosa al messaggio del Vangelo. Non penso che letta così questa storia smetta di essere il resoconto di un miracolo. In tempi di crisi economica, tempi nei quali tutti, discepoli inclusi, sono tentati di pensare soltanto a se stessi, quello della condivisione rimane comunque un vero e proprio miracolo. Ma si tratta di un miracolo diverso, un miracolo per il quale il Signore ci chiede di fare la nostra parte; di mettere sotto la sua benedizione e al servizio del prossimo il poco che abbiamo e il poco che siamo». Alcuni stralci di una riflessione di Sergio Manna, Pastore evangelico