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da face book - Nel caso in cui, il Sindaco Zini volesse continuare ad
imitare il suo predecessore con l’intitolazione di qualche via, mi permetto un
piccolo suggerimento: «Nel 1944, quando sbarcarono le truppe di colore,
assetate di sesso e presero di mira le giovani donne, nonostante che famiglie
cercassero di nasconderle, a cercare di fermare questi soldati, prese
l'iniziativa una giovane donna, Olimpia Mibelli Ferrini di 21 anni. Più volte
fece scudo con il suo corpo al fine di consentire la salvezza dell’onore di
quelle tante ragazze portoferraiesi. Nel descrivere le sue gesta, fu definita
'prostituta', però dalla testimonianza di persone dell’epoca, è stata descritta
una ragazza libera, esuberante, vivace, una popolana magari un po’ allegra e
generosa, ma non una donna da marciapiede. Alla fine della guerra, Olimpia fu
presentata come un’eroina tanto che l'amministrazione dell'epoca propose di
offrirle pubblicamente una ricompensa, ovvero una medaglia d'oro, ma in
quell'Italia perbenista e bigotta, l'idea non ebbe alcun seguito e venne poi
dimenticata. Olimpia morì nel 1985 e fu tumulata nel cimitero comunale di
Portoferraio e a distanza di tempo i sui resti vennero rimossi dalla nuda terra
e conferiti nella fossa comune, senza lasciare più niente a testimoniare del
suo passaggio terreno. Come scrisse il Corriere Elbano in occasione della sua
morte, Olimpia fu 'partigiana senza medaglie e celebrazioni', ecco caro Sindaco
il mio suggerimento, individuare una nuova via, uno slargo, una piazzetta, da
intitolare a questa eroica concittadina». Dante
Leonardi