ilvicinato@ - Fonte Unione delle Chiese metodiste e valdesi - «(…) È possibile
sperare perché Dio ci rassicura: partiremo con gioia e saremo ricondotti in
pace. È possibile sperare, perché siamo liberi di contestare, di protestare, di
avere paura e anche di non fidarci completamente. Ma il Signore ci rinnova la
sua offerta e la sua visione, non la impone. La speranza infine è come la
partenza. Il virus ha messo a nudo in questi mesi ciò che in fondo sapevamo
già: lo schema del nostro mondo è fallito miseramente consegnandoci un creato
ancora più sofferente, dove i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre
più ricchi. Il Signore ci resta accanto e ci invita a partire ma ci sta davanti
in questo viaggio verso un’alternativa da costruire. Dio resterà fedele al suo
proposito e farà anche questo a motivo della sua gloria. Noi che riceviamo oggi
questo testo sappiamo che Dio è rimasto fedele alla sua parola e che ciò che è
accaduto in passato è il monumento che non verrà distrutto. Sulla fedeltà di
Dio alla sua parola noi possiamo oggi immaginare un futuro diverso di cui
possono essere parte tutti coloro che sono assetati». Alcuni stralci di una riflessione di Davide
Rostan, Pastore evangelico