ilVicinato@ - Stralcio di un articolo apparso su QuiNewsElba il 1° giugno 2015 - «Nella sala dell'hotel Airone di
Portoferraio hanno preso posto volti noti del commercio e della politica
locale, venuti ad ascoltare le parole del gran maestro del Grande Oriente
d'Italia, una delle tre obbedienze presenti all'Elba e la più numerosa, Stefano
Bisi. Una relazione, quella di Bisi, che illustra le attività e gli scopi dei
liberi muratori e che fotografa una crescita mai così alta di persone,
soprattutto giovani, che chiedono di entrare a far parte della massoneria (…)
Una domanda che è presente anche all'Elba secondo il venerabile della loggia
elbana e che rispecchia una tradizione radicata: "Prima c'erano molte
logge all'Elba, adesso sono meno e appartengono a tre obbedienze
diverse, ma la nostra è la più numerosa (…) Sempre sulla situazione elbana Bisi
lancia un allarme che passa quasi inosservato sul quale tuttavia noi chiediamo
spiegazioni: "Temo che in quest’isola operi un gruppo che non si riconosce
nelle obbedienze regolari e questo non fa bene all'Elba. Non ho elementi da
fornire, tantomeno nomi, ma chi opera al di fuori delle obbedienze fa male
all'isola e al nome della massoneria" (…) Un riconoscimento pubblico
arriva però dal vice sindaco Roberto Marini che: "Porto i saluti
dell'amministrazione di Portoferraio. Il fatto che molti giovani si avvicinino
alla massoneria è indicativo di un bisogno di regole".».