ilVicinato@ - «Il “Convio” della Società degli Operai di
Rio Marina si è tenuto ieri, mercoledì 20 settembre, nel suggestivo panorama
del cantiere Falcacci. Il cuoco dell'Osteria Vini e Cucina ha presentato ai
commensali: risotto al nero di seppia, stoccafisso alla riese, polpo lesso,
gurguglione e l'immancabile schiaccia briaca, il tutto annaffiato con il
Gràssola (il rinomato vino prodotto nella campagna di Grassera). L’assemblea
dei soci, riunita in precedenza, ha approvato il nuovo stendardo
dell’associazione che è celeste e rosso (colori del mare e della terra del
ferro) con al centro il classico logo della ruota dentata e la spiga di grano
(frutti dall’ingegno e del lavoro dell’uomo) ma in mezzo, però, è stato
aggiunto un “laccone”. Vale a dire l’immagine di una di quelle imbarcazioni di
piccolo tonnellaggio in legno con vela latina e fiocco le quali, in particolare
a Rio Marina, cariche di minerale di ferro facevano la spola tra il pontile di
caricazione e le grandi navi rimaste in rada. Una scelta voluta per rafforzare
come la missione della Società degli Operai sia portare e valorizzare una
cultura venuta dal mare e forgiata nelle miniere e nelle campagne dell’Isola,
quindi una storia di lotte, tradizioni e arte culinaria. Tale decisione è stata
assunta di proposito il XX Settembre, data della presa di Roma (1870), quale
simbolo di laicità, uguaglianza e progresso sociale, princìpi fondamentali
della Resistenza e della Repubblica Italiana».