avis.portoferraio.comunale@ - «Di
solito sono i cittadini che spesso hanno bisogno di Avis (Associazione di
volontari donatori di sangue), ma questa volta i ruoli si sono invertiti e
siamo noi ad avere bisogno del sostegno dei cittadini. Sicuramente quando l'amm.ne
comunale di Portoferraio e il Parco Nazionale dell'Arcipelago hanno trovato un
accordo per destinare lo spazio dell'antico arsenale mediceo delle Galeazze al
fine di realizzare un museo del mare, non hanno tenuto conto che in uno spazio
all'interno dell'arsenale, da oltre trent'anni, si trova sia la sede dell'Avis Portoferraio
sia l’Avis dell’Isola d'Elba. Ed è proprio in questa sede che Avis comunale e
Avis zonale svolgono la propria attività, sempre al servizio delle problematiche
di salute non solo a livello locale, ma anche sul territorio regionale. L'Avis,
oltre ad avere sempre pagato regolarmente l'affitto richiesto dal comune, paga
tutti i servizi: elettricità, acqua, smaltimento rifiuti, telefono e
collegamento internet, con le proprie risorse senza chiedere contributi
pubblici. Nei mesi scorsi, in preparazione dei lavori per la realizzazione del museo
del mare, è venuta una ditta che ha effettuato, all'interno dei locali,
sondaggi per la verifica della stabilità della struttura e lasciando
all'ingresso dell’immobile una ampia parte della pavimentazione distrutta. Senza
una sede il pericolo di una notevole diminuzione di donazioni è reale e le
oltre mille donazioni che le tre sezioni di Portoferraio, Porto Azzurro e
Marciana Marina rischiano un crollo. Il consiglio direttivo nell'ultima
assemblea dei soci si è mostrato molto preoccupato di quanto sta accadendo, e
ha deliberato all'unanimità di diramare questo appello rivolto principalmente
ai candidati sindaci alle prossime
elezioni affinché dicano pubblicamente quali intenzioni rientrano nel loro
programma per risolvere il nostro problema. A tal fine, siamo disponibili a
incontri per informarli della reale situazione e nell'ambito del loro programma
come, ove eletti, intendano agire per risolvere il problema. È evidente che,
oltre al consiglio direttivo, attendono precise risposte anche i settecento soci
elbani dell'associazione». Il consiglio direttivo AVIS Portoferraio