ilVicinato@ -
Fonte notizia ElbaReport - «In un tempo antico, sull’Isola d’Elba, esisteva
un luogo magico chiamato San Piero in Campo. Qui, tra le strette strade in
granito e le torri medievali, si celava un segreto: “il caracuto”. Caracuto era
l’antica parola elbana per indicare l’agrifoglio. La leggenda narra che quando
sotto l’antica torre di San Giovanni fioriva il caracuto con le sue bacche
rosse, avveniva un passaggio fra il mondo del reale e quello della fantasia. In
quel momento, le strette strade di San Piero si animavano di un lungo corteo
composto da popolani, nobildonne, cavalieri, guerrieri e musici, tutti vestiti
in costume dell’epoca. Chiunque mangiasse una di quelle bacche entrava in uno
stato di trance. Vedeva visioni di fate danzanti nei boschi, di antichi
manoscritti sepolti sotto le radici degli alberi e di creature magiche che si
nascondevano tra le foglie. Si diceva che Aria avesse scoperto un modo per comunicare
con gli spiriti attraverso la musica, proprio come il caracuto faceva con le
sue bacche. Il caracuto era un ponte tra il mondo umano e
quello misterioso. Ogni anno, durante la Festa del Caracuto c’erano iniziative
d’intrattenimento, momenti di teatro popolare, stand gastronomici e bancarelle
artigianali. Grandi e bambini si univano per celebrare il caracuto e la sua
magia. E così, ogni anno, San Piero in Campo si trasformava in un luogo d’incanto
e meraviglia».