pd.elba@ - «Tutti noi stiamo misurando le nostre vite di
cittadine e cittadini di un’isola con una riduzione preoccupante del numero
delle corse dei traghetti che significano un aggravio di difficoltà, perfino
isolamento. Nei mesi scorsi, nel silenzio di molti che oggi approfittano dei
disservizi per lanciarsi in offensive politiche, abbiamo costruito un rapporto
dialettico, talvolta anche aspro, con il governo della Regione Toscana per
rivendicare il principio che le istituzioni dovessero mantenere il loro ruolo
pubblico attraverso un bando unico per tutto il servizio di cabotaggio
nell’arcipelago e perché non si cedesse all’idea, a dire il vero molto
sponsorizzata: siccome esiste un mercato, allora le aziende private governano
il nostro diritto a spostarci da e per l’Isola.
Lo abbiamo fatto per due ordini di motivi che oggi sono di grande
attualità: il primo è che i privati fanno legittimamente i loro interessi e in
inverno tagliano tutto il tagliabile; il secondo è che noi usiamo la nave per
tornare a casa, per curarci, per studiare, per lavorare e queste basi della
nostra vita devono essere garantite dal servizio pubblico o comunque da una
convenzione pubblica come quella che ha regolato Toremar in questi 12 anni e
che oggettivamente ci ha garantiti (…) Riteniamo ora, come facemmo all’epoca,
che sia stato un grave errore vendere le navi della flotta Toremar perché oggi
il potere contrattuale pubblico è molto indebolito rispetto al passato con il
solo potere di affidamento del servizio (…) Per i trasporti oggi, per tutto il
resto domani, il Partito democratico sarà al fianco degli elbani». Simone De Rosas, segretario Pd ValdiCornia-Isolad’Elba
e Massimo Scelza, segretario Pd Elba