lomarchetti@ - «C'era una volta
Carosello che consisteva in una serie scenette comiche sullo stile del
teatro leggero o intermezzi musicali, seguiti da messaggi con cui venivano pubblicizzati prodotti di ogni genere. Era la prima forma di pubblicità visiva che entrava nelle nostre
case e tutti, giovani, meno giovani e anziani, dopo il telegiornale lo guardavano
in attesa dello spettacolo di prima serata. Maria, una signora diversamente
giovane, era affascinata da quelle pubblicità e, forse a causa degli acciacchi
di vecchiaia, era colpita dalla promozione sui farmaci. Un giorno, però, mentre
Carosello trasmetteva la pubblicità di un noto antidolorifico, se ne uscì,
risentita, con questa costatazione: "Come so' bugiardi! So’ giorni che
fanno vede' quella donna che piglia una pasticca e subito le passa il mal di capo,
giorni addietro anch'io avevo un dolore che il capo mi partiva, ho preso quella
medicina, ma m’è passato solo dopo più di un’ora”. La nostra Maria, già allora,
aveva capito che non bisogna mai fidarsi della pubblicità». Lorenzo M