ilVicinato@ - Fonte notizia dalla stampa locale - «Mario era un uomo mite e silenzioso ma attento conoscitore della realtà, dei bisogni e delle necessità della nostra comunità. Cuoceva il pane ancora alla vecchia maniera, a legna, e sin da fuori potevi riconoscere il forno dal profumo di pane caldo e dalle fascine di legna, sempre pronte per alimentare quella bocca cocente che produceva piccole meraviglie quotidiane. Al forno da Mario Alessandri, per tutti noi Bello Bellino, si andava ogni giorno e si scambiavano quattro chiacchiere, si raccontavano anche i "pensieri ", le preoccupazioni e le difficoltà: ci ascoltava più silenzioso che ciarliero, ma poi quando c'era da aiutare era il primo e spesso anche l'unico. Questa sua solidarietà si è resa comprensibile pure durante la seconda guerra mondiale. Il pane, come quasi tutto, era razionato, e distribuito secondo il valore della tessera annonaria. Le dosi cosi erano definite, minime, e in parti uguali per tutti: la razione giornaliera con la tessera era pari a 200 grammi di pane a persona nel 1941, poi diminuiti a 152 grammi anni dopo. Chi non aveva un pezzo di campagna per fare un po' d'orto e allevare qualche animale, si veniva a trovare in grande difficoltà e nei fatti, "pativa la fame". Mario, il fornaio dei Canali, con la sua generosità e umanità, silenziosamente non seguì la logica del mercato, (soprattutto del mercato nero), ma usò il lievito nella condivisione delle difficoltà delle famiglie riesi. Non divento ricco in denaro, ma della gratitudine di tante famiglie che aiutò in quegli anni difficili e non solo».
Il Circolo Mario Cacialli dedica lunedì 19 maggio alle 16.30
un pomeriggio in ricordo di Mario "Bello Bellino" dove saranno presenti
le sue figlie, Rosetta e Maria. Appuntamento pubblico nella sede del Circolo in
via Zambelli (a fianco del teatrino).