16 maggio 2025

STADIO MARASSI, GENOA-FIORENTINA: “Quando segnommo… noi zitti!”

lomarchetti@ «Il suo nome era Giovanni, tutti i paesani lo conoscevano come Giovanfiore, non certo per la sua gentilezza, bensì per la passione smisurata per la Fiorentina. Sin da giovane aveva scelto la vita del mare perché l’altra sua passione, oltre a quella del calcio, era conoscere il mondo. Navigava da fuochista, ma lui amava dirlo in inglese: “fireman”. Quando, dopo una lunga corvè (imbarco) a lungo corso, ritornava in paese gli piaceva raccontare ai giovani le sue avventure che questi ascoltavano senza battere ciglio: le meraviglie viste in questo o in quel porto estero, le belle donne conosciute nei bordelli “d’alto bordo”, che lui si poteva permettere perché scapolo e figlio unico, ma narrava anche i terribili cicloni incontrati negli oceani. Alcune volte, però, i suoi racconti erano dedicati alle città portuali di casa nostra. Uno di questi, che forse lo appassionava di più, era legato alla sua passione calcistica: “Eremo io, un portosantistefanese, un portoferraiese, un capuliverese e un viareggino. Eremo a Genova col vapore Vittorio Emanuele, un Liberty di Parodi che avevemo preso a Nova Yorke. In piazza Banchi vedemmo un cartello che annunciava un incontro di calcio al Marassi tra il Genoa e la Fiorentina. Tutti e quattro eremo tifosi sfegatati  pe’ la Fiorentina, così decidemmo d’andà a vede quella partita. I biglietti, difficili da trovarsi, riuscì a procurarceli l’Amanda, la padrona della trattoria Centotrenta. Però ci fu un inghippo perché i posti disponibili erano tutti in gradinata norde, dev’ereno gli ultras del Genoa. Noi spaventati c’inbucommo da’ na’ parte, boni boni, perché c’era il rischio di piglià anco du’ legnate. Quando la partita stava per finì eremo zero a zero, mancavano pochi minuti al fischio dell’albitro, invece segnommo con un colpo di culo, e dalla curva degli ospiti si levò un gran boato, ma noi zitti!”. Giovanni terminava il racconto con un furbo sorrisetto, ed era comprensibile perché chi s’azzardava a esultare visto erano circondati dai genoani?». Lorenzo M.