lomarchetti@ - «Il giovane
portò a conoscere ai genitori quella che poi darebbe diventata sua moglie. Era
una ragazza laureata in giurisprudenza, avvocato praticante. La futura suocera,
dopo i soliti convenevoli, le chiese di rimanere a cena. Lei accettò, si creò
un clima amichevole con cortesi cambi d’informazioni sulle reciproche conoscenze
e frequentazioni, sul lavoro, sulla vita, e ovviamente sui progetti futuri
della giovane coppia. Al termine della cena si salutarono e i fidanzatini, dopo
una breve passeggiata alle Ghiaie di Portoferraio, andarono a trascorrere la serata
in discoteca. I due genitori, rimasti soli, si scambiarono il loro giudizio
sulla futura nuora. Disse la moglie: “Mi sembra intelligente, seria, e poi sa pure
cucinare. Però, è un po' bruttina". E il marito rispose lesto: "Meglio!
Almeno così 'un gliela imbarcheno!". Notate
quell’imbarcare, cioè salire a bordo, montare sopra, termine maschilista in uso,
fino a pochi anni fa, fra gli uomini isolani per significare un atto sessuale». Lorenzo M.