lomarchetti@ - «Quando
ero consigliere provinciale mi ritrovai a cavallo degli anni ’80-90 a pranzo con un mio caro amico e compagno che
era molto influente nel suo paese. Parlammo del più e del meno, e poi i nostri discorrersi
caddero sui pregi e difetti dei primi cittadini dei nostri comuni. Lui mi
confidò che aveva individuato un modo efficace affinché non fossero realizzate
opere o svolti eventi che a lui non piacevano. Ebbene, il mio amico attendeva
di trovarsi davanti al suo sindaco in compagnia di altre persone, e gli proponeva
un certo lavoro pubblico che al mio amico non piaceva, ed era cosa certa che il
sindaco non l’avrebbe mai realizzato perché era un’idea non partorita da lui,
bensì da un altro. Il mio amico seguiva il metodo inverso quando gli piaceva un
certo evento, quindi, davanti a testimoni suggeriva al sindaco di non
realizzarlo, questo invece era messo in cartellone. Allora che dire? Tutto il
mondo è paese: Larga la foglia, stretta la via dite la vostra che ho detto la
mia…». Lorenzo M.