18 aprile 2009

DICO A RIFONDAZIONE: la vostra goliardia è fuori luogo, qui sono in gioco i diritti dei cittadini e il futuro di tanti marittimi.

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Il Circolo dell’Isola d’Elba del Partito della Rifondazione Comunista conclude la sua lunga analisi sulla situazione della Toremar con un appello rivolto alla mia persona: «Caro Marchetti, lascia la penna e compra l'antiruggine e un pennello. Poi al lavoro!». Francamente non riesco a capire il senso di questa frase e, a scanso di equivoci, la voglio interpretare come scritta con spirito goliardico. Mi preme, tuttavia, ricordare ai compagni di Rifondazione che quando si affronta il futuro di tanti marittimi e delle loro famiglie, e dal momento che sono in gioco il diritto alla mobilità degli elbani e il futuro economico del nostro territorio, è bene che la goliardia sia lasciata a casa. Come pure è opportuno affrontare un argomento così importante in modo pragmatico e senza demagogia o, peggio ancora, con scopi elettoralistici, poiché la politica è l’arte del possibile e non la vendita un prodotto. Chi come me ha avuto l’opportunità di frequentare quella scuola di vita che è stato il PCI di Berlinguer, non considera i cittadini semplici consumatori di merce, meno che mai se si tratta di prodotti datati. Lorenzo Marchetti