27 luglio 2009

ELBA, linee guida per il rilancio del turismo. Le proposte di un operatore turistico. Negativi i segnali sulla composizione del PNAT

elio.bianchi@alice.it - Le linee per sviluppare un progetto di rilancio dell’attrattiva turistica elbana non possono prescindere da alcune opzioni e la qualità territoriale deve diventare un requisito sistemico preliminare per valutare gli interventi non solo sulla balneazione, ma anche per vacanze alternativa che allunghi la stagionalità ricettiva cominciando: (1) blocco di interventi espansivi e puntare definitivamente sulla qualificazione territoriale (piani urbanistici, tipologie edilizie, arredo urbano, recupero edilizio, uso dei materiali, colori, ecc. ), qualità ambientale: il Parco deve diventare il marchio di qualità del rilancio turistico nazionale ed internazionale dell’arcipelago quindi sempre più stretto deve essere il rapporto tra il Parco e le istituzioni locali. L’Ente Parco deve diventare lo strumento per pianificare interventi di sviluppo, utilizzo e salvaguardia del patrimonio naturale-paesistico ed ambientale (sentieristica, produzioni tipiche, valorizzazioni naturali, architettoniche e testimoniali, ecc.) e per porre indirizzi e vincoli nella pianificazione urbanistica. (2) Stessa cosa vale per il mare e le spiagge, impedire la privatizzazione selvaggia degli arenili pulizia delle spiagge, proteggere la qualità del mare la sua naturalità, regolamentare le attività marittime e punire severamente gli abusi, il bracconaggio e gl’inquinatori clandestini. (3) Servizi ed infrastrutture: (a) Ciclo dell’acqua, approvvigionamento, distribuzione, depurazioni e scarichi devono trovare investimenti per risolvere definitivamente l’emergenza idrica ed un controllo sul sistema delle depurazioni e degli scarichi a mare; (b) Ciclo dei rifiuti, il servizio della raccolta differenziata è quasi inesistente nei cassonetti si trova di tutto, nessuna struttura per lo smaltimento ed il riciclaggio dei rifiuti, gravissimo il problema dei rifiuti speciali; (c) Trasporto collettivo, viabilità e parcheggi. Nell’alta stagione (luglio-agosto) la presenza di auto e mezzi per la vacanza sull’isola paralizza la mobilità ed impedisce il raggiungimento delle spiagge, i parcheggi e la viabilità diventano insufficienti, tale situazione produce inquinamento, abbassa notevolmente la qualità ed aumenta i costi della vacanza. L’unica risposta è un organizzazione del trasporto collettivo che raccordi con cadenza breve, località-strutture e spiagge, solo così si disincentiva l’uso del mezzo privato. Va messo in competizione il trasporto aereo rispetto a quello marittimo, adeguando l’aereo porto di Campo ed i collegamenti con le più importanti città nazionali ed europee. Nessuna novità, ma problemi e risposte conosciute e dibattute autorevolmente. Realisticamente confermo come oggi ci sia il pericolo di un stop o di un ritorno indietro su queste problematiche, e i primi atti delle maggioranze uscite dall’ultima tornata elettorale lo confermano ampiamente così come dimostra la nuova composizione del PNAT! Elio Bianchi