29 luglio 2009

LA GOVERNANS può nascere solo dall’Unione dei Comuni, unico strumento comprensoriale previsto dal ddl governativo sulla carta delle autonomie

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Non voglio discutere se sia giusto o meno il disegno di legge licenziato dal governo e inviato alle camere: «disposizioni in materia di organi e funzioni degli enti locali, semplificazione e razionalizzazione dell’ordinamento e carta delle autonomie locali». Quello che sottolineo è come nel medesimo, oltre a prevedere un numero minore di consiglieri e assessori negli enti locali (ovviamente per le amministrazioni elette dopo l’approvazione della legge!), meno province e la soppressione degli enti parco regionali e degli enti di bonifica, si sancisca lo scioglimento delle comunità montane e si stabilisca l’unione dei comuni quale unico organo comprensoriale possibile. Questa, addirittura, diventa obbligatoria per i comuni sotto i tremila abitanti. Ogni comune, fra l’altro, può far parte di una sola unione. Non voglio polemizzare nemmeno coi dirigenti del centrodestra elbano i quali, all’atto di nascita dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago Toscano, insistettero (fino alla noia!) col richiedere la comunità montana delle isole di Toscana (Regione matrigna o preveggente?). Voglio solo ricordare che l’Unione sta divenendo l’unico strumento possibile per rafforzare le politiche amministrative dell’Arcipelago e armonizzare le scelte strategiche delle nostre isole. Nonché l'ente unitario per affrontare lo stallo che sta mettendo in ginocchio l’intero sistema produttivo dell’Arcipelago (basato per lo più sul turismo balneare), il solo, al momento, in grado di uscire dalle logiche municipaliste. Il superamento della crisi dell’industria turistica (la nascita dei turismi!) abbisogna di una programmazione unitaria, e questo processo può partire solo dall’unione dei comuni la quale deve farsi un passo verso la semplificazione istituzionale.