SALVATE LA TORRE DEL GIOVE, durante il seminario del 2006 si spesero parole e parole che però, come da tradizione, rimasero... solo parole
ilvicinato@libero.it - Ci ricorda l’amico Fabrizio Pianti: «proprio in occasione del seminario del 2006 “La Montagna del Ferro: una risorsa storica e ambientale” a cui partecipavano, in una sala gremita di studenti, i professori Beppe Tanelli e Ivano Tognarini (che nell'occasione intervistai per Teletirreno), venne proiettato un filmato da me realizzato che narrava la storia della Torre del Giove. Ricordo che già in quella sede discutemmo di come salvare l’antico maniero, anche in quell’occasione si spesero parole e parole, che purtroppo, come ormai tradizione delle amministrazioni elbane, rimasero... solo parole». Ma ecco per i nostri lettori alcuni accenni storici. La Torre del Giove, detta anche Forte del Giogo o di Giove, fu fatta costruire nel 1459 da Jacopo III Appiani signore di Piombino. Aveva un duplice scopo: torre d’avvistamento per il controllo del Canale di Piombino (comunicava con la Torre di Rio e il Castello del Volterraio), e luogo di protezione e riparo per gli abitanti di Grassula. Della castellana Simonetta Cattaneo (1453-1476) abbiamo già parlato. Si racconta che il feroce pirata Dragut (1543) facesse cadere il fortilizio con l'inganno, promettendo salva la vita ai terrorizzati minatori qui arroccati, e una volta arresisi li facesse mettere ai ceppi. Le strutture della Torre furono danneggiate agli inizi del XVIII, quando il governatore spagnolo di Longone Pinel ne ordinò la distruzione. Oggi il manufatto che si trova nel Comune di Rio Marina, è compreso fra le aree protette dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è di proprietà del demanio dello stato. I ruderi svettano dalla rigogliosa lecceta che avvolge l'altura. L’intero corpo di fabbrica è nel più completo stato di abbandono, oramai è rimasta in piedi solo la parte rivolta a mezzogiorno, quella dov’era il ponte levatoio, ma anche questa è infestata da piante che con le loro radici penetrano la muratura minandone la stabilità. Basterebbe iniziare coll'estirpare quelle radiche così tanto devastanti.