17 settembre 2009

LAVORARE UNITARIAMENTE AL PROGETTO ELBA, degno di tal nome e in grado di dare risposte vere. Potrebbe essere questa l'autonomia elbana

info@circolopertinielba.org - L'ultima questione posta da Lorenzo in definitiva è: come creare un’offerta di studio più elevata, e una forza lavoro qualificata e non più la fuga dall’isola. Ci vorrebbe la bacchetta magica per risolvere. Se il futuro dei giovani fosse qui, vorrebbe dire aver risolto tutti i problemi pluriennali noti e cioè l'elevamento socio-culturale (certamente da farsi anche con la telematica), trasporti, approvvigionamento idrico, smaltimento dei rifiuti, sanità e l'edilizia. Per evitare che il futuro sia altrove, occorre risolvere tutto ciò ma da oltre trent'anni si balbetta. Imputati siamo tutti, ma qualche il colpa in più va agli amministratori, ai sindacalisti, agli imprenditori. Colpevole il potere locale ma anche quello di ogni livello superiore. Qualcuno ha scritto una sorta di favola su tutto ciò, Rodolfo Doni con il suo Nubifragio sull'isola. Consiglio la lettura. In questi giorni Enrico Lupi, giovane in gamba, ha fatto proposte molto precise per migliorare la vita dei ragazzi. Vediamo come risponde il mondo degli adulti. Vediamo come risponderanno gli amministratori. E ancora Giorni e Mazzei rilanciano un movimento elbano in difesa della scuola. Disperati e Zanichelli si danno da fare per far apprezzare l'Arcipelago con piani ad hoc. Esempi di innovazione. Ma si può lavorare unitariamente ad un "Progetto Elba" a 360 gradi, che stia a cuore a tutte le componenti della società? Sa di utopia, ma sono stati proprio gli ideali a muovere il mondo verso il progresso, almeno fino a qualche anno fa. Oggi a taluni appare addirittura ridicolo parlare di ideali. Allora c'è chi vuole lanciare sul serio, in modo unitario, un "Progetto Elba" degno di tal nome, per qualificare la vita in ogni suo aspetto? Forse potrebbe essere questa l'autonomia elbana chiesta da molti, in grado di dare risposte vere. Stefano Bramanti