marchetti.lorenzo@tiscali.it - Quando si parla delle possibili perdite di posti di lavoro è bene considerare la particolarità del servizio di linea fornito, dal rispetto delle tabelle d’armamento delle navi e dall'esigenze di salvaguardia della sicurezza del personale di navigante e dei passeggeri. Tutto questo deve essere previsto nelle clausole di tutela e dal numero delle corse stabilite con il contratto di servizio pubblico che la Regione sottoscriverà con il nuovo armatore di Toremar. Ogni nave, per l’appunto, è dotata di un proprio certificato di classe, rilasciato dal RINA (Registro Italiano Navale), nonché di una tabella d’armamento, qui è indicato il numero minimo di persone e le specifiche qualifiche che devono comporre l’equipaggio della nave per il servizio a cui è adibita. La tabella d'armamento è fissata in base alla tipologia dell’unità: trasporto passeggeri, trasporto di merci, servizi speciali (pesca, rimorchio, diporto), dalla potenza dell’apparato motore, nonché dal tonnellaggio del natante e dalla sua specificità (numero dei passeggeri e degli automezzi trasportati ecc.), nonché dal rispetto del contratto di lavoro (turni di guardia ecc.). Le tabelle d’armamento, dunque, garantiscono che le navi siano gestite con un equipaggio adeguato, sia quantitativamente sia qualitativamente, tenendo conto delle particolari caratteristiche strutturali e tecnologiche dell’unità navale, come pure delle modalità di servizio cui la stessa è adibita. Una nave che non abbia l’equipaggio previsto nella propria tabella d’armamento non può mollare gli ormeggi.