23 ottobre 2009

TOREMAR, IL DITO E LA LUNA. La ragazza a seno nudo e la Liburna. L’uso del velinismo per sfuggire dai problemi veri

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Un caro amico blogghista, riferendosi al mio post su Toremar (No a soluzioni pasticciate, la vera partita si gioca sulle tutele pubbliche previste dal contratto di servizio), mi chiede il motivo perché il testo sia stato arricchito con un’immagine “molto appetitosa, ma cosa c’entra con la Toremar?”. La foto ritrae una ragazza che dal ponte di un traghetto, mostra un bel seno. La nave, dai colori blu ma anche gialli, prende il largo mentre sullo sfondo, a banchina, è ormeggiata la Liburna. L'immagine della giovane donna ci porta a concentrare su di lei lo sguardo, così evitiamo di mirare più avanti: la Toremar. Questo è, per l’appunto, il fenomeno del “velinismo” cioè una realtà virtuale, una grande truffa che ha un forte risvolto sull'apparire ma non sull’essere. Basta un bel ritocco estetico (magari al seno) per fuggire dal mondo reale? Il traghetto della Toremar è lì a rappresentare i problemi veri coi quali la nostra comunità si deve confrontare: la continuità territoriale, con i collegamenti marittimi sicuri nella navigazione e negli attracchi, nei prezzi e negli orari, garantiti anche d’inverno. La foto, in definitiva, è una segnalazione contro le proposte fantasiose che abbiamo letto e ascoltato in tutti questi anni, ideate da alcuni in buona fede, da altri no. C’è chi tuttora sta facendo in modo che noi cittadini dell’Elba guardiamo il seno e non il traghetto fermo a banchina.