RIFORMA DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI, un vero terremoto! Il provvedimento colpisce tutti. Pare ragionevole la nascita di due società comprensoriali (3)
marchetti.lorenzo@tiscali.it - Il decreto Ronchi provocherà un vero terremoto anche all’Isola d’Elba. Lasciamo perdere, per la complessità dell’argomento, le questioni riferite a ESA (rifiuti) e ad ASA (acqua), ma è ragionevole lavorare alla costituzione di due società comprensoriali, una per la gestione dei beni culturali, museali, architettonici e la manutenzione dell’ambiente, l’altra per la gestione degli specchi acquei e dei parcheggi. Questo significa “fare sistema”. Con la nuova normativa, infatti, l’affidamento di servizi a società in house (interamente pubbliche) cesserà con la fine del 2011, e dopo quella data rimarrà in forma residuale, tant’è che il contratto di servizio dovrà essere autorizzato dall’Autorità garante della concorrenza, e unicamente quando non è possibile “un efficace e utile ricorso al mercato”. Dobbiamo chiederci, responsabilmente e nell’interesse dei cittadini, quali conseguenze avrà il decreto Ronchi sulla nostra comunità isolana. Società quali Elbana Servizi Ambientali, Parco Minerario, Caput Liberum (Capoliveri), Cosimo de’ Medici (Portoferraio), D'Alarcon (Porto Azzurro), Svamar (Rio Marina), e sicuramente qualche altra (considerato che vado a memoria), dovranno essere partecipate da un socio privato, scelto mediante procedure competitive (evidenza pubblica), che dovrà detenere una quota di partecipazione non inferiore al 40% e avere compiti operativi connessi alla gestione del servizio. E’ necessario che il socio privato dimostri e possegga una determinata capacità finanziaria e tecnico-gestionale. Sicuramente le realtà aziendali presenti sul territorio elbano rappresentano la sintesi di come queste attività, se unite e gestite in modo manageriale, possono assumere la dignità d’impresa e costituire una reale valorizzazione di quello che qui c’è ed altri non hanno.