15 settembre 2010

COMUNE UNICO, perché indire un referendum quando fra qualche mese gli otto comuni, privi dei loro compiti, cadranno come pere al sole?

ilvicinato@libero.it - Mailing ASINOi – «Mi chiedo se abbia un senso costituire un Comitato per promuovere fra gli elettori residenti nei Comuni Elbani la raccolta delle 5mila firme necessarie per indire il referendum sul comune unico. Scrivo questo dopo aver letto il post con cui Lorenzo ci ricorda che le ultime disposizioni legislative prevedono forme di aggregazione fra le amministrazioni comunali, e che non appena il Parlamento avrà approvato la “Carta delle Autonomie” i piccoli comuni perderanno altre funzioni. C’è già il divieto, o comunque la limitazione, per gli enti locali con meno di 30mila abitanti di partecipare a società di capitali. Mentre le società interamente pubbliche dovranno cedere ai privati almeno il 40% delle loro azioni. Quando questi profondi cambiamenti giungeranno a compimento, e a regola è solo questione di mesi, i piccoli comuni non avranno più ragione di esistere e allora il Comune Unico dell’Isola d’Elba verrà da solo perché gli otto comuni cadranno uno a uno come pere al sole». Achille Costa