Gimmi Ori: Piattaforma rivendicativa manifestazione del 20 settembre. Anche se le soluzioni le devono trovare i politici e i tecnici super-pagati
gimmi.ori@poste.it – «E' assolutamente necessario che la Toremar sia l’azienda che, nell'ambito di una corretta concorrenza di mercato, abbia il ruolo di calmiere dei prezzi. Questo lo poteva fare la terza compagnia, con dotazione di navi, orari e corse, però si è dimostrata assolutamente ininfluente. Allora Toremar, azienda pubblica, privata o mista, ci sia o meno il "nolo a scafo vestito", deve avere una conduzione economica efficiente e produttrice di utili che si possono tradurre in vantaggi per tutta la collettività in termini di investimenti e maggiore occupazione. La Toremar privatizzata riceverà contributi pubblici rilevanti, a maggior ragione il controllo regionale dovrà essere permeante e rigoroso. Le condizioni dettate dal contratto di servizio (si può sapere che c'è scritto?) dovranno essere circostanziate e non generiche, e il controllo sulla loro applicazione stretto. Perciò sarebbe necessaria una partecipazione regionale nella compagine societaria, senza dover essere per forza definita armatrice, casomai proprietaria, con la possibilità però di verificare costantemente l'operato della Società, altrimenti c'e' sempre il "nolo a scafo vestito". Quindi, in parole povere, la Regione deve garantire nei fatti l'Isola d'Elba, come mi sembra che faranno anche la Sardegna, il Lazio e la Campania per le loro isole minori, o di centro-destra o di centro-sinistra non cambia». Gimmi Ori