L'UNITÀ DIVISA: tre persone distanti politicamente come Totanino, Don Lorenzo e Tardò, si ritrovano una volta tanto a dare un giudizio univoco
ilvicinato@libero.it - Caro Lorenzo, lasciami notare una curiosità, tanto tu quanto Danilo avete usato la stessa espressione "partiti con piede sbagliato", che personalmente sottoscrivo, tanto per giungere ad una situazione tripodalica, e tanto per notare che se tre persone piuttosto tra di loro distanti politicamente come il pragmaticissimo Totanino, il riformistissimo Don Lorenzo, il radicalissimo Tardò, si ritrovano una volta tanto a dare un giudizio univoco ci sono delle ottime probabilità che il giudizio sia fondato. Lasciami solo aggiungere un paio di riflessioni: a valutarla bene la vicenda mostra degli aspetti divertenti, dall'ossimoro "uniamoci cominciando col dividerci", fino alla pretesa di chiedere a chi rappresenta più o meno la metà della cittadinanza elbana di "adeguarsi". Il sindaco condominiale marinese, che detta la linea a Peria, è comico come San Marino che dichiara guerra alla Cina. L'altro aspetto deludente di questa faccenda è paradossalmente l'unità nella separazione dei primi cittadini del centrodestra, perché se non fa certo specie che oltre l'ininfluente Cimabluette e l'eterno capataz vaporino, siano della partita insieme a due autocrati (più o meno bonari) come Barbetti e Bosi, non mi torna che abbiano messo la poppa a questo pessimo vento i sindaci di Campo e Marciana che mi parevano (nella distanza tra il mio ed il loro sentire) obiettivamente rispettosi di chi non la pensa come loro, e poco interessati alla radicalizzazione a quello scontro interno tra le istituzioni elbane di cui, mi parrebbe un poco ipocrita sostenere il contrario, questa vertenza separata è il primo atto. Sergio Rossi (da A Sciambere – Elbareport)