CAPITANI DI MARE E CAPITANI/SINDACI DI TERRA. Un leader imposto da un partito riesce a mantenere il potere per anni in mancanza di alternative (1)
vince.gerardi@hotmail.it - La prima delle tre riflessioni di Vincenzo Gerardi: «Ho letto con interesse quanto scrive Clarice a proposito di Rio Marina, definito un paese storicamente abituato a seguire gli ordini di un "capo", sia capitano di "mare" o capitano/sindaco di "terra". Si tratta di osservazioni dalle quali emergono amarezza e rassegnazione ma che vanno riferite, a mio parere, non solo a Rio Marina ma ad ogni altro piccolo comune fuori o dentro l'Elba. In queste realtà, il consenso solitamente si concentra su un leader (imposto da un partito) che spesso riesce a mantenere il potere per molti anni in mancanza di valide alternative. Da lui molta gente si aspetta favori più che innovazioni perché l'opportunismo è un fenomeno assai di moda e più evidente ancora in ogni piccolo centro. Nessuno o pochi gli chiederanno conto dei programmi da rispettare, sempre piuttosto vaghi e generici, tanto che ormai da tempo assumono un peso secondario nelle campagne elettorali. E così fin tanto che il leader vincerà, "vivacchiando" nel quotidiano, si dichiareranno dalla sua parte anche coloro che non l'hanno votato, in attesa di ottenere un gentile "aiutino", ma pronti a dimenticare quanto ha fatto per loro e a denigrarlo appena subentrerà un sostituto. Così ovunque va il mondo»… fine 1° parte