ilvicinato@ - Il
segretario intercomunale del Partito democratico, dopo essersi detto stupito dalle
recenti dichiarazioni del sindaco di Porto Azzurro sul comune unico, conclude
il suo lungo e articolato intervento con una proposta immediata, rivolta in particolare ai sindaci: «in
questo momento di vuoto assoluto per qualsiasi tipo di politica comprensoriale,
provate a istituzionalizzare la Conferenza dei sindaci, date forza e
concretezza alla vostra assemblea, senza particolarismi e nel solo interesse di
tutta la collettività elbana». Federico Mazzei, all’inizio della sua
riflessione, dopo aver sottolineato il metodo democratico, consapevole e
trasparente con cui i cittadini dell’Elba hanno firmato la proposta di legge
regionale che sarà sottoposta a referendum, parte da un excursus sugli enti
comprensoriali partendo dalla Comunità montana «circa 30 anni di un fallimento
totale del quale dobbiamo ancora pagare il conto», sull’Unione di comuni «fallita
perché erano d'accordo solo 4 comuni su 8 al suo mantenimento e giustamente è
stata chiusa», sul tentato “G8” «accordo programmatico con tutti i sindaci…mai
partito!», sul "G6" promosso dall’onorevole Bosi «accordo di programma sulle
solite problematiche fra i 6 sindaci di centro destra». Per il segretario del
Pd «negli ultimi anni abbiamo visto e sentito parlare di tutto, anche nel tentativo di far credere che fossero
attive e producenti politiche comprensoriali. Vi ricordate quando alla fine del
2010 l’intera giunta regionale venne a l’Elba proponendo ai nostri Sindaci la
sottoscrizione di un documento programmatico, in tempi brevi (febbraio 2011)
fra tutti i comuni elbani, la provincia, il parco e le regione per affrontare
insieme le grandi problematiche di questo territorio?». Ricordando come fra gli
otto comuni non fu raggiunto nessun accordo. Da qui il suo “Sì” al Comune Unico,
sottolineando che «non è certo per i risparmi economici che le nostre
amministrazioni potrebbero avere, ma è
sopratutto per la concreta speranza di creare più efficienza e competenza in
una nuova macchina amministrativa in grado una volta per tutte di pensare,
progettare e affrontare concretamente le grandi questioni che ci affliggono da
troppo tempo (…) Dobbiamo avere il coraggio e prendere definitiva
consapevolezza, che ormai le grandi
questioni che riguardano la giustizia, la sanità, i trasporti, la scuola, i rifiuti,
l’acqua, l’urbanistica e sopratutto il turismo, non potranno mai essere affrontate, e sopratutto risolte, dall'attuale sistema
istituzionale!».