11 agosto 2012

ISOLA DI MONTECRISTO: individuati i ruderi dell'antica chiesa di Santa Maria. Ritrovato anche un calice frammentario in finissimo vetro azzurro nell’omonima cala

ilvicinato@ - L’ubicazione della piccola chiesa dedicata a Santa Maria, sull’isola di Montecristo, è stata definita lo scorso 6 agosto da una squadra di ricercatori diretta dall’architetto Silvestre Ferruzzi e composta da Gloria Peria, Bernadette Pintacuda, Luca Giusti, Costanza Ferruzzi e Maurizio Balestrini, con la collaborazione di Umberto Segnini. La ricerca è iniziata dall’osservazione di una dettagliata cartografia di Montecristo rilevata nell’estate 1902 dai tecnici dell’Istituto Geografico Militare e recentemente individuata da Giorgio Giusti. Nell’agosto del 1852 lo storico elbano Vincenzo Mellini Ponçe de Léon, durante una sua visita all’isola di Montecristo, scrisse che «…altri avanzi di fabbriche si veggono ad un ottavo di miglio dal mare nella vallata di S. Maria. È un piccolo edifizio rettangolare, le cui pareti sono tutte di pietre scalpellate. Alcuni ritengono che fosse un tempietto dedicato alla Vergine Maria N. S.». Alcuni anni dopo, nel 1864, il botanico Teodoro Caruel annotò che «…nella Cala S. Maria trovansi le rovine di una cappella dedicata alla Madonna». La chiesetta di Santa Maria si trovava di fronte all’eponima Cala di Santa Maria, a 22 metri  sul livello del mare e a 130 metri di distanza dalla spiaggia, nell’area investita da una frana di enormi massi che rase completamente al suolo i ruderi della struttura (28 settembre 1992). Nello stesso sito i ricercatori hanno osservato resti di vasellame insieme ad embrici e tegole appartenenti alla copertura del piccolo edificio; ma il più interessante ritrovamento è costituito da un calice frammentario in finissimo vetro azzurro, databile ad età alto medievale, che è stato immediatamente consegnato ai custodi dell’isola affinché possa essere collocato nel piccolo Museo dell’isola.