4 novembre 2012

CONTRATTI DEI MARITTIMI. AGOSTINO SALZA, FILT-CGIL LIVORNO, RISPONDE A MONTOMOLI: “La turnistica Toremar fu concepita per risparmiare sui costi di un equipaggio necessario a garantire servizi che coprono un arco giornaliero elevato e non certamente per favorire i lavoratori del mare!”

asalza@ - Agostino Salza, Settore mare della Filt-Cgil Livorno: «Premetto che secondo me le questioni importanti, specialmente quelle che riguardano i lavoratori, non andrebbero affrontate sui blog ma nelle sedi opportune. Tuttavia, visti i recenti interventi su il Vicinato in merito agli equipaggi Toremar, mi sento di intervenire perché ritengo che nessuno degli scriventi abbia piena conoscenza dei CCNL e soprattutto delle normative inerenti il lavoro marittimo. I CCNL dei marittimi (quanti sanno che ne esistono più di 10?) hanno una parte economica e normativa identica per tutti, si differenziano per il tipo di naviglio a cui devono essere applicati e questo solo per le tipologie di impegno che i vari tipi di nave e servizi richiedono, e non perché, come qualcuno crede, esistono marittimi di serie A e di serie B. Prendendo in esame la realtà locale, abbiamo, o forse è meglio dire avevamo, tre compagnie diverse: Blu Navy, Moby e Toremar. La Blu Navy ha stabilito che sulle navi ogni lavoratore non debba essere impiegato, e quindi remunerato, per più delle otto ore normali di lavoro, e questo porta ad avere a bordo due equipaggi completi che si alternano al lavoro nella stessa giornata. La Moby si è data un tetto di impiego e rimunerazione del singolo lavoratore di dodici ore giornaliere, 8 di orario normale e 4 di straordinario (come d'altronde previsto dal CCNL) e qui si è scelto di avere a bordo più persone che si alternano negli stessi servizi per coprire il servizio quotidiano. In entrambi i casi bisogna aggiungere gli equipaggi necessari a coprire le ferie e i riposi compensativi che si maturano durante la permanenza a bordo - ricordarsi che il lavoro si svolge con le stesse persone 7 giorni su 7. La Toremar, infine, prevede un impiego per ogni marittimo superiore alle dodici ore, ma la parte eccedente alle normali 8 ore di lavoro giornaliero non viene interamente remunerata come straordinario, ma impiegata, come banca ore, a copertura dell'orario normale di lavoro mensile, ridotto del rateo mensile delle ferie che devono essere usufruite mensilmente, in modo da poter effettuare la turnistica 1/1. Le Autorità Marittime garantiscono,con i controlli previsti dalle normative in merito all'orario di lavoro dei marittimi, che gli orari di lavoro applicati siano rispettosi della Legge e retribuiti corrispondentemente, perciò chiunque violi queste norme commette un reato. In merito ai costi della "Turnistica Toremar", forse il passare degli anni ha fatto dimenticare che essa a suo tempo è stata concepita proprio per risparmiare sui costi di un equipaggio sovradimensionato o addirittura doppio, dovendo garantire servizi che coprono un arco giornaliero elevato e non certamente per favorire gli equipaggi. Se qualcuno non è convinto di quanto sopra, è sufficiente che metta a confronto la busta paga mensile di un dipendente della Toremar con quella di un pari grado delle altre Società. È sottinteso che tutto ciò si verifica soltanto se ogni marittimo viene correttamente remunerato per le ore di lavoro effettivamente prestate. Il Sindacato è disponibile ad un confronto, come già detto nelle sedi adeguate, con chiunque voglia approfondire l'argomento. Per quanto riguarda le questioni della sicurezza del lavoratore e del trasporto marittimo, è opportuno informare che il Parlamento Europeo nella seduta del 22 ottobre scorso, ha già approvato una direttiva europea che porrà nuovi limiti più restrittivi sia sulla formazione dei lavoratori sia a tutela della salute e sicurezza degli stessi. Questa normativa, quando sarà recepita in Italia, sicuramente comporterà delle limitazioni all'attuale orario di lavoro del personale, e a quel punto, volendo mantenere gli stessi servizi, e rispettare le leggi, i costi si che aumenteranno».