asalza@ - Agostino Salza, Settore mare della
Filt-Cgil Livorno: «Premetto che secondo me le
questioni importanti, specialmente quelle che riguardano i lavoratori, non
andrebbero affrontate sui blog ma nelle sedi opportune. Tuttavia, visti i
recenti interventi su il Vicinato in merito agli equipaggi Toremar, mi sento di intervenire
perché ritengo che nessuno degli scriventi abbia piena conoscenza dei CCNL e
soprattutto delle normative inerenti il lavoro marittimo. I CCNL dei marittimi
(quanti sanno che ne esistono più di 10?) hanno una parte economica e normativa
identica per tutti, si differenziano per il tipo di naviglio a cui devono
essere applicati e questo solo per le tipologie di impegno che i vari tipi di
nave e servizi richiedono, e non perché, come qualcuno crede, esistono
marittimi di serie A e di serie B. Prendendo in esame la realtà locale,
abbiamo, o forse è meglio dire avevamo, tre compagnie diverse: Blu Navy, Moby e
Toremar. La Blu Navy ha stabilito che sulle navi ogni lavoratore non
debba essere impiegato, e quindi remunerato, per più delle otto ore normali di
lavoro, e questo porta ad avere a bordo due equipaggi completi che si alternano
al lavoro nella stessa giornata. La Moby si è data un tetto di impiego e
rimunerazione del singolo lavoratore di dodici ore giornaliere, 8 di orario
normale e 4 di straordinario (come d'altronde previsto dal CCNL) e qui si è
scelto di avere a bordo più persone che si alternano negli stessi servizi per
coprire il servizio quotidiano. In entrambi i casi bisogna aggiungere gli
equipaggi necessari a coprire le ferie e i riposi compensativi che si maturano
durante la permanenza a bordo - ricordarsi che il lavoro si svolge con le
stesse persone 7 giorni su 7. La Toremar, infine, prevede un impiego per ogni
marittimo superiore alle dodici ore, ma la parte eccedente alle normali 8 ore
di lavoro giornaliero non viene interamente remunerata come straordinario, ma
impiegata, come banca ore, a copertura dell'orario normale di lavoro mensile,
ridotto del rateo mensile delle ferie che devono essere usufruite mensilmente,
in modo da poter effettuare la turnistica 1/1. Le Autorità Marittime
garantiscono,con i controlli previsti dalle normative in merito all'orario di lavoro
dei marittimi, che gli orari di lavoro applicati siano rispettosi della Legge e
retribuiti corrispondentemente, perciò chiunque violi queste norme commette un
reato. In merito ai costi della "Turnistica Toremar", forse il
passare degli anni ha fatto dimenticare che essa a suo tempo è stata concepita
proprio per risparmiare sui costi di un equipaggio sovradimensionato o
addirittura doppio, dovendo garantire servizi che coprono un arco giornaliero
elevato e non certamente per favorire gli equipaggi. Se qualcuno non è convinto
di quanto sopra, è sufficiente che metta a confronto la busta paga mensile di
un dipendente della Toremar con quella di un pari grado delle altre Società. È
sottinteso che tutto ciò si verifica soltanto se ogni marittimo viene correttamente
remunerato per le ore di lavoro effettivamente prestate. Il Sindacato è
disponibile ad un confronto, come già detto nelle sedi adeguate, con chiunque
voglia approfondire l'argomento. Per quanto riguarda le questioni della
sicurezza del lavoratore e del trasporto marittimo, è opportuno informare che
il Parlamento Europeo nella seduta del 22 ottobre scorso, ha già approvato una
direttiva europea che porrà nuovi limiti più restrittivi sia sulla formazione
dei lavoratori sia a tutela della salute e sicurezza degli stessi. Questa
normativa, quando sarà recepita in Italia, sicuramente comporterà delle
limitazioni all'attuale orario di lavoro del personale, e a quel punto, volendo
mantenere gli stessi servizi, e rispettare le leggi, i costi si che aumenteranno».