13 marzo 2013

S.O.S. CAPPELLA TONIETTI DI CAVO. “Come il Castello del Volterraio e la Torre del Giove, tanto per restare nel versante orientale, anche la Cappella Tonietti è abbandonata all’usura del tempo e all’incuria e al vandalismo degli uomini”

gisecat3@ - LA STORIA: «Se c’è un edificio, al Cavo, altamente evocativo della sua storia e delle sue tradizioni popolari, questo è la Cappella Tonietti. Fu voluta come tomba di famiglia dai Tonietti, concessionari dello sfruttamento delle miniere, ma la destinazione cimiteriale non venne mai autorizzata e il monumento rimase fine a se stesso, formidabile simbolo del prestigio e della potenza economica dei suoi committenti. A confezionare lo splendido manufatto fu chiamato infatti l’architetto fiorentino Adolfo Coppedè e da tramite, per l’assunzione dell’incarico, fece l’industriale Pilade Del Buono, amico del Coppedè e socio di Ugo Ubaldo Tonietti, figlio di Giuseppe, capostipite della dinastia imprenditoriale riese, a cui il monumento voleva essere dedicato. La data di realizzazione oscilla tra il 1899 e il 1906. La scelta del sito geografico dove innalzarlo non poteva essere moralmente più ambiziosa ed esteticamente più felice: un crinale collinare dominante il Canale di Piombino per renderlo ben visibile anche da lontano, solitario e maestoso, a chi faceva rotta per l’Isola d’Elba. La sua forma a faro ben si armonizzava con l’ambiente circostante di una macchia mediterranea sospesa tra l’azzurro del cielo e quello del mare». Maria Gisella Catuogno – fine prima parte