PD SUL TERRITORIO, bene il radicamento: devono contare di più i circoli e le assemblee
marchetti.lorenzo@tiscali.it - Dopo la sconfitta alle politiche e la sua conferma bruciante alle amministrative (dalle variegate alleanze a livello locale), il rischio del Partito Democratico è quello di sentirsi accerchiato, e quindi che ci si metta a litigare in maniera inconcludente perdendo il filo e il lume della ragione o, peggio ancora, ci si divida in cordate pro o contro questo o quel dirigente. Fra i militanti la voglia di ripartire è molto forte, e allora basta (a tutti i livelli) coi caminetti: devono contare di più i circoli con le loro assemblee e le primarie. Le assemblee comunali, intercomunali, regionali e nazionali devono assumere il ruolo che loro compete. Il Pd, oltre ciò, deve stare attaccato ai problemi dei cittadini senza parlare in politichese, ma deve farsi capire dalle persone, soprattutto da quei pezzi di società che negli anni scorsi hanno chiesto ai riformisti un benessere materiale e che invece hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita. Un buon programma di governo, e noi ne avevamo uno ottimo, non è sufficiente, occorre arrivare alla pancia e alla testa delle persone con un’identità e un’idea di paese.