3 marzo 2009

MARCHETTI A PRIANTI: le promesse elettorali c’è chi le mantiene e chi no. Ingiusto sparare sul mucchio dei "politici"

marchetti.lorenzo@tiscali.it - Caro Fabrizio, hai concluso il tuo ultimo post citando Pascarella: «Perché quann'uno, caro mio, se vanta d'esse' un omo d'onore, quanno ha dato la parola, dev'esse' sacrosanta». A me, leggendo quelle frasi, sono venute a mente gli impegni presi con noi “poveri isolani” durante l’ultimo appuntamento elettorale, quello dell’aprile 2008. Silvia Velo (PD) ci promise la legge quadro a favore delle isole minori, Altero Matteoli (AN) ci rassicurò che l’Elba sarebbe divenuta un porto franco, mentre Lucio Barani (FI) si sgolò per la provincia autonoma, pressoché a portata di mano. Lasciamo perdere quando, oltre tredici anni or sono, Matteoli si impegnò coi cacciatori per cancellare, o comunque ridurre, il parco nazionale. Oramai è una promessa che si perde nella notte dei tempi: c’è chi ha avuto e c’è chi ha dato, ma non «scurdammoce o' passato» ... e allora, facciamo il bilancio sugli impegni più recenti, quelli di un anno fa. L’unica parola data e mantenuta è stata dell’onorevole Silvia Velo che appena insediato il nuovo parlamento, ha ripresentato la legge a favore delle popolazioni delle piccole realtà insulari. E gli altri due? Nulla! Lo dico senza fervore di parte, ma per spirito di verità, perché mi sembra ingiusto questo continuo tirare sul mucchio dei «politici». Gli accoliti elbani del ministro Matteoli, intanto, ci propinano la solita minestra riscaldata: «continua a sorprendermi l'atteggiamento degli altri sindaci, che si confermano proni ai desiderata della Regione (…) I sindaci di sinistra (…) sono portati a privilegiare gli interessi di partito rispetto a quelli delle comunità amministrate». E purtroppo altri, forse per pudore o peggio ancora per conformismo, ingozzano e tacciono su questo mercatino. Tutto va’ be’ madama la marchesa? Credo proprio di no! L’Elba rialzi la testa e non si faccia avviluppare dai soliti venditori di fumo, poiché «sia longa la strada, o brutta o bella, magaracristo ha da morì ammazzato, ma la parola sua dev'esse' quella». Un abbraccio, Lorenzo